domenica 27 febbraio 2011

Ha parlato per più di cinquanta minuti. Nella conferenza stampa di fine anno a Villa Madama il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è intervenuto sui principali temi del dibattito politico ed economico dando una buona impressione sulla volontà di fare ma perplessità su ciò che è stato fatto.La parola d'ordine è stata il rigore per la lotta agli sprechi.Ma ci sorge un dubbio: la promessa fatta in campagna elettorale sulla diminuzione dei membri del Parlamento o la soppressione delle Province? Nulla. Il contenimento dei costi e dei privilegi dei politici? Nulla. La lotta alla evasione/elusione fiscale. Nulla di nulla. Capitolo welfare. Urlare ai quattro venti che la crisi economica si combatte con l'aumento dei consumi ha fatto ridere molti economisti. Una domanda è d'obbligo: ma se non si fa una seria politica di redistribuzione della ricchezza nazionale come si può sperare che i cittadini ( che hanno le tasche vuote) possano aumentare i loro consumi? Forse con i quaranta euro mensili della social card? Ecco cosa ha detto "La profondità e l'estensione di questa crisi, che comunque non neghiamo - ha aggiunto il premier - sta tutta nella mani dei cittadini italiani ed europei''. Che vuole dire? Mistero.
Ed ancora il governo "ha sul tavolo", per fronteggiare la crisi sul fronte del lavoro, anche la proposta tedesca di ridurre a quattro giorni la settimana lavorativa, come ammortizzatore sociale, al posto della cassa integrazione. " Abbiamo preso in considerazione anche la proposta avanzata dalla signora Merkel. Tuttavia in Germania è ancora nelle intenzioni, non è ancora oggetto di disposizione legislativa. Per noi è una delle proposte sul tavolo". Si detassano gli straordinari per aumentare la produzione ma poi si vuol ridurre le giornate lavorative a quattro settimanali? Che confusione!
"Faremo incontrare Medvedev e Obama". Passando alla politica estera, Berlusconi ha rivendicato il merito di aver "cambiato immagine e profilo dell'Italia in ambito internazionale''. Tanto da annunciare un obiettivo ambizioso: "Abbiamo cominciato a lavorare grazie all'antica vera amicizia che esiste con i vertici della Federazione russa e con la nuova amministrazione americana per ipotizzare un possibile incontro" tra il presidente russo Dmitri Medvedev e il presidente eletto degli Stati Uniti Barack Obama.Farebbe meglio a pensare ai problemi di casa nostra prima che all'estero , tanto l'Italia oggi ha una scarsa reputazione internazionale.
Questo diceva all'epoca il Presidente del Consiglio.Quante e quali promesse ha mantenuto questo governo da allora? E' paradossale e francamente imbarazzante andare a riprendere quel discorso di fine anno e commentarlo oggi . Forse questo esercizio "intellettuale" è il miglior termometro per far capire cosa ha fatto e cosa non ha fatto questo esecutivo. O meglio ancora una rapida occhiata a quel capolavoro che si chiama "milleproroghe" fresco di approvazione , può aiutare in tal senso. Ma un consiglino vorremo darlo: ascoltare i discorsi ultimi del Premier ( per intenderci quello della "scuola pubblica non educativa") è rivelatorio in tal senso.

28 ottobre 1922

Ecco cosa diceva Berlusconi nel suo discorso di fine anno 2008. Leggete con attenzione

Ha parlato per più di cinquanta minuti. Nella conferenza stampa di fine anno a Villa Madama il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è intervenuto sui principali temi del dibattito politico ed economico dando una buona impressione sulla volontà di fare ma perplessità su ciò che è stato fatto.La parola d'ordine è stata il rigore per la lotta agli sprechi.Ma ci sorge un dubbio: la promessa fatta in campagna elettorale sulla diminuzione dei membri del Parlamento o la soppressione delle Province? Nulla. Il contenimento dei costi e dei privilegi dei politici? Nulla. La lotta alla evasione/elusione fiscale. Nulla di nulla. Capitolo welfare. Urlare ai quattro venti che la crisi economica si combatte con l'aumento dei consumi ha fatto ridere molti economisti. Una domanda è d'obbligo: ma se non si fa una seria politica di redistribuzione della ricchezza nazionale come si può sperare che i cittadini ( che hanno le tasche vuote) possano aumentare i loro consumi? Forse con i quaranta euro mensili della social card? Ecco cosa ha detto "La profondità e l'estensione di questa crisi, che comunque non neghiamo - ha aggiunto il premier - sta tutta nella mani dei cittadini italiani ed europei''. Che vuole dire? Mistero.